La postura è strettamente connessa con i gesti tecnici specifici in ogni tipo d’azione sportiva e non sportiva. La richiesta tecnica specifica del gesto tecnico è generalmente appannaggio degli allenatori che conoscono le esigenze tecniche. Per quale motivo ci sono sempre tanti contrasti tra l’aspetto tecnico specifico e la postura se gli allenatori fanno richieste tecniche che coincidono con le esigenze posturali?
La risposta è intrinseca al procedimento che i tecnici utilizzano per arrivare allo scopo. L’atleta viene allenato, così come si presenta in palestra, direttamente verso un’aspetto specifico. Le azioni specifiche che comportano flesso-estensioni non vengono costruite utilizzando il sistema posturale ma direttamente realizzate, spesso solo il maniera dinamica, appoggiandosi sul difetto posturale del soggetto che così si amplifica.
Il percorso deve essere completo, non si può comprendere quale sia il miglior punto di partenza solo allenando il piano condizionale e tecnico, conoscere la realtà posturale e modificarla per renderla base della tecnica specifica, raddoppia l’efficacia del lavoro e rende la vita sportive e sociale del soggetto più duratura nella fase di benessere.
Esempi:
Correre...nel gesto del correre è necessario mantenere il bacino in avanzamento ed utilizzare i muscoli posteriori (ischio-crurali) nella fase di impatto al suolo affinchè il corpo avanzi.
Il servizio nel tennis e nella pallavolo prevede un estensione del cingolo scapolo omerale collegato ad un’estensione del bacino, con il soggetto in fase d’appoggio plantare e successivamente di volo, segue la flessione dell’arto a livello della spalla per imprimere energia al gesto, l’energia espressa è proporzionalmente collegata con il supporto degli arti inferiori e con gli atteggiamenti corretti del bacino.
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